Ricevo e pubblico volentieri il contributo di Eleonora Piras, educatrice perinatale, che collabora con CiaoLapo per la promozione del benessere e della salute di mamme e bambini, su un esercizio che tutti possiamo fare per aiutare operatori e genitori a comprendere più da vicino i movimenti fetali.
Numerose campagne son state condotte negli ultimi anni in molti paesi: abbiamo parlato qui del bellissimo lavoro di Tommy’s, ripreso anche dalla giornalista Valentina Murelli su OggiScienza.
Il lavoro di CiaoLapo sui movimenti del bambino in utero è iniziato nel 2008: da allora abbiamo lavorato ad un volantino specifico per arrivare alle donne.
Negli ultimi anni volantini analoghi sono stato proposto ed adottati anche dal NHS Inglese e dall’International Stillbirth Alliance, in più lingue, per raggiungere più persone possibili.
Leggere un volantino non sempre è sufficiente a promuovere la conoscenza di un argomento.
A volte, per apprendere un nuovo concetto, soprattutto quando il nuovo concetto va a sostituire un vecchio concetto ritenuto valido per generazioni, occorre anche lavorare con esercizi pratici e riflessioni semplici.
Eleonora ci propone un esercizio interessante, che mi è sembrato importante condividere con tutti coloro che ci leggono.
Buona lettura!
“I bambini a fine gravidanza si muovono meno perchè hanno meno spazio”.
E’ un ritornello che probabilmente tutti abbiamo sentito, dalla vicina di casa, in un programma tv ma (purtroppo) anche da operatori sanitari.
Quando mi capita di ascoltare questo concetto, piuttosto che mettermi a fare un sermone sulla pericolosità di un’affermazione così superficiale quanto falsa, metto in pratica un piccolo gioco di ruolo che spiazza, diverte e fa passare chiaro e forte un concetto importante.
C’è una sola regola in questo gioco: non ridicolizzare i partecipanti! si ride “con” ..non si ride “di”…
Bene….
Ci alziamo tutti?
Si? Grazie mille 🙂
Ora ci prendiamo per mano?
Un bel girotondo morbido.
MARIOGIOVANNIPASQUALE (che hai detto che i bambini si muovono meno – si sentono meno a fine gravidanza) potresti metterti al centro del cerchio? Grazie.
Allora…facciamo come se il nostro cerchio fosse l’utero e MarioGiovanniPasquale il nostro bambino nel grembo.
Ad inizio gravidanza l’utero ha questa dimensione qua (indico il nostro girotondo), rispetto al bambino… che è piccolo! per cui MARIOGIOVANNIPASQUALE visto che tu non puoi rimpicciolirti ..ci allarghiamo noi.
Il bambino fa un sacco di cose nell’utero.. mica è immobile! i bambini si stiracchiano, allungano, allargano gambe e braccia, sperimentano calci e gomitate, più o meno delicati!
Magari MarioGiovanniPasquale puoi provare qualcuno di questi movimenti mentre noi (senza ridere!) ti accogliamo, conteniamo senza costringere…proprio come l’utero?
La proporzione fra utero e bambino in termini di spazi è evidente a tutti i presenti, giusto?
Il bimbo cresce e anche l’utero, nel nostro gioco visto che il “bambino” non può simulare la sua crescita facciamo che è il girotondo ad avvicinarsi a lui.
A fine gravidanza com’è lo spazio per MarioGiovanniPasquale? che differenze ci sono fra prima e adesso?
Ecco… se ora noi come cerchio siamo vicini vicini vicini a MarioGiovanniPasquale cosa possiamo sentire? Di più o di meno? più forte? più piano?
E lui si muove di più o di meno in relazione allo spazio che ha?
Sciogliamo il cerchio e ringraziamo MarioGiovanniPasquale per essersi prestato al gioco:
Si muove con lo “stile” che solo quel bambino sa avere,con le abitudini che la sua mamma ha imparato a conoscere.
I bambini non rallentano/diminuiscono i movimenti alla fine della gravidanza e di solito non dormono per più di 90 minuti per volta. Se una mamma nota qualcosa di diverso da questo, è bene andare subito da un medico o dall’ostetrica per una valutazione, senza rimandare.
Questo è un gioco divertente, nella mia piccola esperienza ho visto che funziona più delle dispense didattiche nello sfatare il falso mito del poco spazio uguale poco movimento
E’ un gioco che regala perle deliziose nel raccogliere tutte le risposte che escono fuori:
“E ora, che siamo più vicini a MarioGiovanniPasquale cosa possiamo sentire?”
Una volta mi hanno detto…
La puzza dei piedi!
Ma non erano tutte Sante le puzze dei bambini? 😛
Eleonora Piras
Educatrice Perinatale
Presidente Alma Mater a.p.s.
per approfondimenti: https://www.ciaolapo.it/articoli/item/414-guardami-sentimi