CiaoLapo partner della Giornata Internazionale per la Salute e i Diritti delle Madri, l’11 aprile 2018.
Ecco un regalo di compleanno davvero importante per la nostra associazione.
CiaoLapo ha aderito alla campagna What Women Want, che è partita ufficialmente oggi, con la diffusione di un sondaggio rivolto a tutte le donne e alle ragazze nel mondo.
Il sondaggio, disponibile in più lingue (anche in Italiano grazie al contributo di OVOITALIA), è molto semplice e si basa su una sola, grande, domanda:
Qual è per te la cosa più importante per la salute materna e riproduttiva, che vuoi chiedere ai servizi sanitari?
Questa campagna mondiale è un’importante occasione per tutte le donne e le famiglie, ed è sostenuta da molti partner prestigiosi, impegnati come noi da anni a ridurre la morte materna e perinatale, a migliorare la salute delle donne e dei bambini, e a promuovere le buone pratiche di cura (queste tre cose vanno di pari passo, e non possono essere affrontate separatamente, perchè si influenzano a vicenda).
Questa campagna, in particolare, riconosce il ruolo centrale delle donne e delle ragazze nei percorsi di cura, di tutte le donne, di tutte le gravidanze: senza divisioni tra fisiologia, patologia, alto medio e basso rischio, senza distinzioni geografiche, economiche, culturali. Le donne e le ragazze possono raccontarsi e chiedere, per loro stesse e per le altre donne, partendo dalla loro esperienza personale: dopo anni di lotta ai tabù più efferati e tenaci, finalmente un’occasione pubblica e globale per rompere il silenzio sulla morte perinatale, sulle gravidanze a rischio e sull’accesso alle cure attraverso le parole delle donne e delle ragazze che hanno vissuto anche questa esperienza e meritano ascolto, come tutte le altre.
What Women Want è quindi un’importante occasione per parlare di diritti, di cure e di rispetto della salute materna e riproduttiva.
Semplicemente rispondendo ad una sola, grande, domanda.
L’obiettivo è quello di raccogliere un milione di proposte in tutto il mondo per migliorare l’assistenza sanitaria nella salute materna e riproduttiva.
Come saprete, ne abbiamo parlato più volte commentando gli studi che abbiamo pubblicato su Lancet nel 2011 e nel 2016, a fronte di due milioni e mezzo di nati morti ogni anno, lo spazio che le agende globali riservano alla morte in utero e alla prevenzione delle morti in utero evitabili è estremamente ridotto.
Eppure, alcune semplici strategie potrebbero salvare milioni di vite ogni anno, e migliorare la salute e il benessere di milioni di donne, di coppie e di bambini.
Ecco perchè abbiamo aderito con entusiasmo a questa campagna e chiediamo alle nostre madri, alle nonne e alle amiche di partecipare!
Come puoi partecipare a What Women Want – Cosa vogliono le donne
Intanto puoi celebrare la doppia ricorrenza che cade l’11 Aprile: il dodicesimo compleanno di CiaoLapo e la Giornata Internazionale per la Salute e i Diritti delle Madri!
Non è un caso, non può esserlo. Quindi auguri a tutti noi, che da anni lavoriamo per la salute delle madri e dei bambini.
Poi puoi aderire alla campagna mondiale What Women Want – Cosa vogliono le donne e partecipare al sondaggio offrendoci il tuo importante contributo.
Puoi anche partecipare sui social con questi hashtag: #WhatWomenwant #CosaVoglionoLeDonne
Puoi infine fare il tuo cartello, scaricando il modulo qui e pubblicandolo sulla pagina facebook di CiaoLapo (faremo un album, con tutte le domande)
Il sondaggio resterà aperto fino alla fine del 2018.
Successivamente, nel 2019, le proposte verranno elaborate e verranno diffusi i risultati al livello globale e al livello di singoli Paesi.
Per saperne di più:
La storia di What Women Want parte dall’esperienza di Hamara Swasthya, Hamari Awaz (La nostra salute, le nostre voci), una campagna “da basso” organizzata nel 2017 da più di 100 organizzazioni affiliate a White Ribbon Alliance India, mobilitando più di 150.000 donne e si propone di:
1) educare e rafforzare le persone in merito all’importanza della qualità, equità e dignità nella assistenza sanitaria delle donne e delle ragazze;
2) sostenere le donne e le ragazze nella richiesta di accesso all’assistenza dignitosa e di alta qualità;
3) mettere i bisogni delle donne e delle ragazze, così come espressi da loro stesse, al centro delle politiche sulla salute, ai programmi e all’accountability dei sistemi sanitari.
What Women Want – Cosa vogliono le donne partecipa alla crescita del movimento globale per servizi sanitari di qualità dedicati alle donne e alle ragazze.
L’iniziativa ha anche l’obiettivo di aiutare i governi, i professionisti sanitari, i fornitori di assistenza privati e le organizzazione della società civile a capire meglio cosa sia più importante per le donne e le ragazze in merito alla loro salute.
L’iniziativa si pone come obiettivo di fornire strumenti utili per generare cambiamento nei vari Paesi e nei vari territori.
I risultati saranno sintetizzati per essere inseriti nelle agende globali e nazionali in modo che le stesse possano riflettere le proposte più importanti, incluse le raccomandazioni per migliorare la qualità, l’equità e la dignità nella salute.
Le voci delle donne e delle ragazze devono essere ascoltate. Insieme possiamo assicurare la qualità nell’assistenza equa e dignitosa per ogni donna e ogni ragazza, ovunque.
Potete leggere altre informazioni qui: www.whatwomenwant.org
Le voci delle donne e delle ragazze italiane colpite da morte perinatale negli ultimi dodici anni hanno ricevuto un ascolto che prima sarebbe stato impensabile. Non c’era, non si poteva fare, era un tabù. Dopo essere state ascoltate, le madri in lutto hanno iniziato ad ascoltarsi a vicenda in gruppi sempre più numerosi, e poi hanno iniziato a farsi ascoltare anche al di fuori della comunità dei genitori in lutto, nelle piazze, nei consultori, nelle aziende ospedaliere, nelle regioni e nelle province. Il 15 Ottobre, in prima istanza, ma anche in tante altre occasioni. Questo movimento di genitori in lutto, di madri e di famiglie ha creato un’onda bellissima di cambiamento culturale: oggi è possibile parlare di morte perinatale e trovare qualcuno che riesce ad ascoltare con rispetto e interesse, là dove prima regnava l’omertà e l’indifferenza. Anche donne e ragazze che non hanno direttamente vissuto questa esperienza, grazie alle prime donne che hanno dato e ricevuto ascolto, oggi possono ascoltare e parlare, e farsi consapevolezza ed essere cura, in caso di bisogno.
Un percorso di consapevolezza e di sensibilizzazione lungo dodici anni.
Adesso che sappiamo che possiamo raccontare ed essere ascoltate, è il momento di rivolgere le nostre domande ai servizi di cura e alle istituzioni.
Per tutte le donne e le ragazze.
Per tutti i nostri figli.
#whatwomenwant #ciaolapo #breakthesilence