Dal 2006 CiaoLapo onlus con le sue sole forze individuali e con le donazioni delle famiglie che ha sostenuto ha promosso in Italia un tipo speciale di “no profit”, di cui siamo davvero orgogliosi.
Lavoriamo infatti per “salvare” tutte le vite che possono essere salvate (circa il 20% delle morti in utero), per salvare la qualità delle vite dei genitori in lutto e per fare prevenzione di eventi avversi psicologici e medici evitabili ogni giorno, tutti i giorni, con un piccolissimo gruppo di volontari selezionati e di specialisti “super-specialisti”, senza lasciare nulla al caso.
Le nostre aree di intervento sono queste:
i genitori colpiti da perdita in gravidanza e dopo la nascita;
gli operatori dell’area materno-infantile coinvolti nell’assistenza, l’anello privilegiato di tutti gli interventi post-traumatici e di prevenzione di lutto complicato insieme alla famiglia di origine dei genitori;
la società, che conosce poco e male il lutto perinatale e le sue dinamiche e spesso inibisce la naturale resilienza delle persone fungendo da agente patogeno;
la conoscenza degli aspetti medici, sia clinici e dunque già noti sia di ricerca e dunque attualmente in studio nel mondo e sulla PREVENZIONE delle morti evitabili.
Per fare un esempio, il 70% dei nostri utenti in questi dieci anni ha ottenuto informazioni specialistiche sul lutto e sul proprio tipo di perdita solo attraverso la consultazione con i nostri specialisti e la lettura dei nostri documenti scientifici;
più della metà dei nostri utenti era infatti stato dimesso senza ricevere nessuna diagnosi e nessuna ipotesi diagnostica realistica e verosimile sull’accaduto e senza le dovute indagini di approfondimento;
nella metà dei casi di morte in utero la gestione delle gravidanze successive è lasciata in balia delle emozioni contrastanti, senza sostegno psicologico competente, con una medicalizzazione molte volte impropria soprattutto del parto ed una scarsa/nulla considerazione dei fattori di rischio modificabili e nessuna assistenza one to one;
dieci anni fa, la voce dei genitori in lutto si perdeva nel silenzio del tabù, non c’era spazio né nella comunità allargata né nei luoghi della cura per noi genitori.
Oggi, non solo possiamo pensare di ricevere un’assistenza “sufficientemente buona” in un gran numero di ospedali italiani, non solo disponiamo online di documenti chiari ed esaurienti scaricabili gratuitamente in tempo reale per permettere ai genitori di fare scelte consapevoli, non solo gli operatori si stanno sensibilizzando via via con maggiore fiducia nel modello operativo e nella cornice teorica che proponiamo.
Oggi possiamo dire “lutto perinatale” in pubblico e sapere che metà degli interlocutori (rispetto allo zero assoluto del 2006) sa di cosa parliamo, e comincia ad avere rispetto delle persone che lo vivono, senza stupirsi (troppo) se abbiamo “dovuto partorire” o abbiamo fatto un rito funebre.
Oggi sappiamo che le gravidanze successive a un lutto possono essere vissute con tutta la serenità possibile perchè sappiamo come ascoltare i genitori con un precedente traumatico e come accompagnarli nel nuovo percorso di attaccamento e di genitorialità, e che questo riduce potentemente le ricadute del lutto complicato si nascituri e sul loro sviluppo.
Molto di ciò che abbiamo fatto, molti dei bambini arcobaleno che abbiamo festeggiato nella nostra comunità, i libri che abbiamo scritto, i congressi che abbiamo promosso, i relatori che invitiamo e i ricercatori con cui collaboriamo sono il frutto di scelte responsabili, di studi raffinati e approfonditi, e di un progetto che riunisce in modo indipendente e libero da vessilli, ideologie, espedienti ed improvvisazioni, il meglio di ciò che si può fare per le donne e le coppie colpite da perdita in gravidanza e dopo la nascita.
Grazie a tutti coloro che ci sostengono. Grazie a tutti coloro che donano il cinque per mille a CiaoLapo, sapendo che anche noi “salviamo” le vite, delle famiglie colpite e dei bambini che verranno.