Per entrare in contatto con i nostri volontari ed i nostri operatori puoi:
- scrivere una email a primosostegno@ciaolapo.it
- telefonare al numero verde 800601660 (lun-ven ore 13-15)
Qui di seguito trovi le risposte alle domande più frequenti che ci arrivano da chi sta affrontando un lutto perinatale.
1. Ho appena perso il mio bambino/a e non so cosa fare
Innanzitutto desideriamo esprimerti le nostre condoglianze. Sappiamo quanto è difficile questo momento ma sappiamo anche quanto è importante avere le idee chiare su cosa è possibile fare. La perdita di un bambino in gravidanza o dopo la nascita è sempre un evento traumatico. Come tutti gli eventi traumatici richiede molto impegno, grande pazienza e un po’ di strategia per essere affrontato. Molte persone vivono “a tutto volume” le emozioni, i pensieri e le sensazioni disturbanti dopo la cattiva notizia: molte sono così sopraffatte che desiderano soltanto abbassare il volume del dolore, della paura, della rabbia o della confusione. A volte le nostre reazioni alla perdita sono talmente intense da farci sperare che esista un “intervento d’urgenza”, uno qualunque, per smettere di stare male. Invece, la reazione fisiologica al trauma e il percorso di elaborazione del lutto hanno i loro tempi, abbastanza fissi, che non si possono scorciare ma si possono sempre affrontare al meglio.
Le prime settimane dopo la perdita sono quelle più utili per cercare i tipi di sostegno più giusti per te.
Puoi trovare qui alcune informazioni sul modello di CiaoLapo per il sostegno alla perdita perinatale:
2. Sono ancora ricoverata: in che modo CiaoLapo può aiutarmi?
Il tempo del ricovero è un tempo prezioso per fare le scelte più giuste per te e per la coppia e per organizzare il tempo del ritorno a casa. Anche durante il ricovero potete consultare il blog, il forum e i documenti di autoaiuto a disposizione nel nostro sito internet. In questo articolo sono raccolte alcune informazioni utili per affrontare e gestire al meglio la perdita dalla diagnosi di morte perinatale fino alla dimissione dall’ospedale:
https://www.ciaolapo.it/ho-appena-perso-il-mio-bambino/
CiaoLapo può esserti di aiuto con tre percorsi di sostegno, a partire dal primo mese dopo le dimissioni: l’automutuoaiuto facilitato, tre incontri di sostegno gratuiti ed il percorso di psicoterapia a tariffa agevolata con le nostre operatrici convenzionate.
Perché queste attività iniziano dopo un mese dalle dimissioni?
Perché le nostre attività non devono sovrapporsi con i percorsi previsti dalla tua struttura ospedaliera o territoriale, che dovrebbe accompagnarti dal momento della diagnosi fino almeno al mese successivo alla dimissione con una serie di colloqui e appuntamenti.
3. Vorrei avere informazioni in merito alle possibilità di sepoltura.
La nostra legge prevede sempre la possibilità di sepoltura del corpo dell’embrione, del feto e del neonato: le modalità variano a seconda dell’epoca gestazionale.
In caso di aborto, spontaneo o volontario che sia, al di sotto del 180° giorno di gestazione la donna o la coppia possono richiedere sepoltura privata, a proprio carico, a qualunque epoca gestazionale; occorre compilare una richiesta su un modulo apposito fornito dalla asl entro le 24 ore dal raschiamento / parto.
In assenza di specifica richiesta la legge, piuttosto fumosa, prevede due distinte possibilità a partire dalla ventesima settimana di gestazione. Queste due possibilità variano da comune a comune: una possibilità è la sepoltura in fossa comune di tutti i resti a carico dell’azienda ospedaliera, l’altra è lo smaltimento dei resti insieme ai rifiuti ospedalieri.
La procedura segue un iter prestabilito, tracciabile in cartella clinica.
Dal 180º giorno di gestazione, in caso di morte in utero o sempre, qualora il bambino nasca vivo, la sepoltura è prevista d’ufficio insieme al riconoscimento ed è a carico della famiglia.
Puoi trovare le informazioni relative alla legge vigente in Italia a questo link: https://www.ciaolapo.it/2017/morte-prenatale-e-sepolture-cosa-prevede-la-legge/
L’ospedale in cui avviene il parto deve fornire tutte le informazioni in merito, relative anche ad eventuali regolamenti specifici vigenti in ogni comune e alle procedure adottate (sepoltura in fossa comune / smaltimento etc).
È inoltre possibile contattare l’ufficio cimiteriale dello stesso comune in cui è ubicato l’ospedale e quello del comune in cui si desidera eventualmente tumulare i resti, per fornire chiarimenti.
La sepoltura al di sotto della ventesima settimana di gestazione è ancora un tema poco conosciuto anche dagli addetti ai lavori e spesso occorre fare più di una telefonata in comune / azienda ospedaliera e chiedere più di un preventivo alle varie agenzie funebri presenti sul territorio. Non scoraggiarti.
4. Non so come dare la notizia al fratellino / sorellina che mi aspettano a casa.
Il lutto nei bambini è un argomento che tocca molte coppie con un lutto perinatale: i genitori si preoccupano molto per le reazioni del bambino / bambina e molti genitori temono di sbagliare il modo di comunicare l’accaduto.
In realtà non ci sono regole fisse e uguali per tutti, perché ogni famiglia ha la sua storia e ogni genitore conosce il suo bambino meglio di chiunque. Tuttavia, nei primi giorni dopo la perdita alcuni genitori si sentono improvvisamente estremamente incerti e insicuri e hanno bisogno di un sostegno per ritrovare il bandolo della matassa.
Parlare di lutto in famiglia richiede tatto, gentilezza, onestà, capacità di offrire sostegno alla persona a cui si comunica il lutto, soprattutto quando la persona è un bambino / bambina. L’età del bambino / bambina è una variabile da considerare con attenzione: ogni età ha infatti le sue particolari modalità di interfacciarsi con la morte e il lutto.
È molto importante trovare parole chiare e coerenti che permettano di costruire una narrazione di questo evento, utile alla sua comprensione ed elaborazione, rispettando le esigenze sia dei grandi che dei piccoli.
Quando avviene un lutto perinatale, ogni membro della famiglia deve essere sostenuto e stimolato a prendersi cura della propria sofferenza e a condividere una parte del percorso di lutto con gli altri membri della famiglia. In particolare, gli adulti di famiglia dovrebbero accordarsi su come parlare della morte ai bambini, onde evitare spiacevoli incongruenze e palesi bugie.
Sul nostro sito è disponibile materiale informativo su come affrontare il tema del lutto con i bambini.
5. Ho appena avuto un aborto precoce, una gravidanza extrauterina o una gravidanza anembrionata (uovo cieco). Ero nel primo trimestre di gravidanza e credo di avere bisogno di aiuto. Potete aiutare anche me?
Il lutto perinatale è descritto come un’esperienza soggettiva di lutto che si sperimenta dopo una perdita durante la gravidanza fino al primo anno dopo il parto. CiaoLapo si occupa di lutto perinatale e quindi offre sostegno a tutte le situazioni di perdita in gravidanza e dopo la nascita, per qualunque motivo avvengano.
6. Ho fatto una embrioriduzione o interruzione di gravidanza per patologia e credo di avere bisogno di sostegno. Posso rivolgermi a voi per avere supporto?
CiaoLapo offre sostegno a tutte le situazioni di perdita in gravidanza e dopo la nascita, per qualunque motivo avvengano. Anche l’interruzione di gravidanza per patologia o l’embrioriduzione possono associarsi all’esperienza soggettiva di lutto perinatale.
7. Ho perso il mio bambino e non so con chi parlarne. Mi vergogno di stare male, vorrei sapere se altri genitori che hanno vissuto un’esperienza simile alla mia stanno male come sto male io.
Leggere le esperienze di lutto di altre persone è senza dubbio uno strumento molto utile per favorire l’elaborazione del lutto e ridurre il malessere. Nel sito di CiaoLapo è presente dal 2006 un forum attivo e moderato da facilitatori formati in cui è possibile sia leggere le storie degli altri genitori, sia raccontare la propria storia, con uno scambio utile a riconoscere le proprie emozioni riferite alla situazione che si sta vivendo.
È inoltre disponibile una sezione documenti dove è possibile scaricare gratuitamente libri e articoli sul lutto.
Infine, nel blog, sono presenti molti articoli dedicati alla quotidianità dopo un lutto perinatale.
8. Sono una mamma che ha da poco perso il suo bambino /la sua bambina e sono seguita da una psicologa dell’ospedale in cui ho partorito. Posso fare gli incontri anche con le vostre psicologhe?
Il lutto perinatale è un’esperienza molto faticosa. Il sostegno psicologico può essere un valido aiuto, nel rispetto dei tempi e dei modi tipici dell’elaborazione del lutto.
Non è consigliabile intraprendere due percorsi paralleli di sostegno psicologico: fare un percorso di sostegno è già abbastanza impegnativo e richiede molte energie.
È opportuno iniziarne uno nuovo solo dopo avere concluso quello in corso.
9. Anche mio marito/ compagno/ partner sta soffrendo: CiaoLapo può aiutarlo?
La nostra associazione offre supporto anche ai partner. Il nostro sito mette a disposizione materiale informativo e di psicoeducazione rivolto anche ai papà, oltre a una sezione del forum dedicata al lutto perinatale dal punto di vista dei padri in cui è possibile condividere esperienze ed emozioni legate alle diverse fasi del lutto.
10. Ho letto che la vostra associazione organizza gruppi di automutuoaiuto: di che cosa si tratta? In che modo posso capire se sono adatti a me?
Il gruppo di automutuoaiuto (GAMA) è uno spazio protetto di dialogo in cui si incontrano genitori singoli o in coppia dopo la perdita del loro bambino in gravidanza o dopo la nascita.
Si tratta di un percorso di elaborazione del lutto attraverso la condivisione con altre persone accomunate dal lutto perinatale. I nostri gruppi, che si svolgono per lo più online su piattaforma, sono tenuti da un facilitatore formato specificamente su questo tema.
La partecipazione al gruppo prevede la condivisione della propria esperienza di perdita con gli altri partecipanti e la condivisione del processo di elaborazione del lutto nella quotidianità; per condivisione si intende sia il racconto della propria storia, che non è mai comunque obbligatorio, sia l’ascolto delle storie degli altri. L’accesso al gruppo avviene a partire dal terzo mese dopo la perdita, quando le energie psichiche sono più alte, poichè per funzionare al meglio richiede impegno e costanza. Per accedere al gruppo è previsto un colloquio preliminare con le operatrici di CiaoLapo e un colloquio di ingresso con i facilitatori del gruppo AMA di riferimento.
I gruppi si incontrano una volta al mese ed è possibile frequentarli per due anni.
Il forum che trovi in questo sito è un vero e proprio gruppo di automutuoaiuto virtuale attraverso la scrittura: anche il forum è moderato da un facilitatore e ogni genitore può raccontare la sua storia, leggere quelle degli altri, fare riflessioni sulla quotidianità dopo la perdita e tracciare dei percorsi di resilienza.
Per capire se i gruppi AMA di CiaoLapo fanno al caso tuo, puoi chiamare il nostro numero verde 800601660 oppure scrivere a primosostegno@ciaolapo.it
11. Come faccio a sapere se nella mia città o nella mia regione è attivo un gruppo di automutuoaiuto per genitori in lutto?
Con la pandemia i gruppi di CiaoLapo si sono trasferiti su piattaforma online, e possono essere raggiunti e frequentati da ogni parte d’Italia e oltre. Sarà cura delle nostre operatrici individuare il gruppo più vicino a te e metterti in contatto con le facilitatrici.
12. Se sono già iscritta a un altro gruppo di autoaiuto per il lutto, posso comunque iscrivermi anche al vostro?
Conosciamo anche noi, perché ci siamo passate, il bisogno spasmodico di stare meglio subito da un lato e il bisogno impellente di immergersi completamente nelle storie simili alle nostre dall’altro.
Questa dinamica fa parte dei primi mesi di lutto e quindi può capitare di volersi iscrivere a TUTTO quello che parla, anche vagamente, di aborto e morte perinatale. Tuttavia, come è facile intuire, il lutto è un argomento delicato, l’esperienza di lutto è soggettiva e non tutti i portali che dicono di occuparsi di lutto se ne occupano in chiave trauma orientata e di sostegno psicologico.
L’automutuoaiuto facilitato rientra a pieno titolo nelle attività di sostegno psicologico tra pari, che si caratterizzano per lavorare a processi di resilienza a partire da esperienze difficili o complesse.
L’esperienza di partecipazione a un gruppo di automutuoaiuto pertanto è abbastanza impegnativa, proprio perché attiva processi di rielaborazione della propria ed altrui esperienza luttuosa.
Non è quindi consigliabile, perché controproducente, frequentare più di un gruppo in contemporanea.
13. Mia figlia ha appena partorito il suo bambino senza vita. Come posso aiutarla?
La perdita di un bimbo in gravidanza è una grande sofferenza per tutta la famiglia. Spesso i nonni si sentono in dovere di mettere temporaneamente da parte il loro dolore per prendersi cura di quello dei figli, i genitori del bimbo perduto, e di eventuali altri nipoti, i suoi fratellini.
Finché la mamma del bambino è ricoverata in ospedale la struttura sanitaria dovrebbe accompagnarla dal momento della diagnosi fino al mese successivo alla dimissione con una serie di colloqui e appuntamenti.
In questo articolo sono raccolte alcune informazioni utili per affrontare e gestire al meglio la perdita dalla diagnosi di morte perinatale fino alla dimissione dall’ospedale
https://www.ciaolapo.it/ho-appena-perso-il-mio-bambino/
In questo tempo importante per tutti i membri della famiglia per organizzare il rientro a casa, i nonni possono consultare il sito di CiaoLapo ricco di informazioni nel suo blog, racconti nel suo forum e indicazioni nei suoi documenti di automutuoaiuto.
Per aiutarti ad accudire tua figlia e la sua famiglia quando saranno tutti di nuovo a casa puoi leggere il libro di auto aiuto “Piccoli Principi” che trovi qui
14. Quanto tempo ci vuole per elaborare il lutto per la perdita di un bambino in gravidanza o subito dopo la nascita?
Il processo di elaborazione di un lutto necessita di tempi abbastanza lunghi che variano da un minimo di sei mesi fino a due anni. Non si può sapere all’inizio quanto tempo ci vorrà. Quello che è importante sapere è che il percorso di elaborazione del lutto, fisiologicamente, prende abitualmente questo tempo. In media, i genitori che abbiamo aiutato negli anni, hanno riportato una durata di circa 18 mesi dei sintomi di lutto più disturbanti.
Ogni percorso di elaborazione ha quindi la sua durata, che dipende da molte variabili individuali e di contesto: avere una rete familiare e sociale accogliente comprensiva ed empatica, poter contare su risorse individuali, e poter accedere a forme di condivisione o di sostegno rendono l’elaborazione più snella (ma mai breve, ahimè).
Tuttavia, dopo un anno dal lutto la maggior parte delle persone si sente ad un buon punto del processo di elaborazione.
15. Come faccio a capire se per il mio lutto ho bisogno di un aiuto specialistico?
Il lutto è un processo fisiologico di risposta alla perdita di un “oggetto d’amore”; spesso tuttavia, l’intensità delle emozioni e i saliscendi emotivi dei primi mesi ci spaventano, o spaventano i nostri cari, che scambiano il lutto normale per sofferenza problematica. Talvolta il lutto nella nostra società può essere confuso per una sua complicanza, ma avviene anche il contrario: è capitato negli anni che arrivassero da noi genitori estremamente sofferenti che non avevano ricevuto nessun sostegno per i loro disturbi post lutto e genitori spinti in consulenza anche se il loro lutto era perfettamente fisiologico.
È importante capire se il decorso del tuo lutto è fisiologico o se ci sono complicanze in vista. Sapere come si sta permette infatti di strutturare il percorso in modo personalizzato e adatto alle proprie esigenze.
In caso di lutto fisiologico è infatti auspicabile utilizzare strumenti diversi a seconda delle necessità, delle inclinazioni personali e del momento del lutto: da soli, con altri genitori, con counselour, educatori, pedagogisti arteterapeuti o con personale sanitario, psicologi o psicoterapeuti .
Ci sono, invece, alcuni segnali che possono indicare la necessità di un aiuto specialistico ( ad esempio un percorso di psicoterapia sul trauma o per lutto complicato talvolta associato a una farmacoterapia):
- tutte le volte che i segnali tipici del lutto sono estremamente intensi, disturbanti, invalidanti (ad esempio al lavoro o nel tempo libero), quando non ci sono miglioramenti / alti e bassi mensili.
- quando dopo un anno dalla perdita sembra tutto uguale al primo giorno, il disagio è rilevante e continuativo e molti aspetti della nostra vita rimangono compromessi.
Per capire qual è il tipo di sostegno più adatto al tuo caso puoi chiamare il nostro numero verde 800601660 oppure scrivere a primosostegno@ciaolapo.it
16. Ho perso un figlio in gravidanza. Quanto tempo devo aspettare per cercare una nuova gravidanza?
Prima di intraprendere una nuova gravidanza è molto importante dare al corpo e alla mente il giusto tempo per elaborare la perdita precedente, un lutto non elaborato infatti può diventare fattore di rischio per disturbi d’ansia depressione e maggiore fatica nel creare una buona relazione col bimbo che si aspetta.
La letteratura internazionale, inoltre, mette in luce che l’elaborazione di un lutto necessita di tempi molto lunghi e che sovrapporre troppo precocemente questo processo ad una gravidanza rischia di aumentare moltissimo la gestione emotiva sia del lutto che della gestazione.
A fronte di tutto ciò, nel rispetto delle differenze individuali e di coppia, noi consigliamo di aspettare almeno 6 mesi dalla perdita per fare in modo che l’elaborazione del lutto sia cominciata.
17. Vorrei tanto richiedere all’ospedale dove ho perso il mio bambino documenti clinici ed esami che sono stati fatti durante il ricovero. Sarebbero tra i pochi ricordi che mi restano di lui.
In tutti gli ospedali è possibile richiedere la cartella clinica e tutta la documentazione sanitaria dei ricoveri, che oltre ad essere un ricordo può essere molto utile per eventuali altri esami o approfondimenti diagnostici.
Ogni struttura ha proprie procedure per la richiesta della cartella clinica e occorre chiedere l’iter specifico al proprio ospedale.
18. Cosa è CiaoLapo?
CiaoLapo è nata da Claudia Ravaldi ed Alfredo Vannacci, medici, ricercatori e soprattutto genitori di Lapo, nato morto a termine di gravidanza. Nel tempo l’associazione si è arricchita della presenza di altri genitori con esperienza di lutto perinatale, di professionisti sanitari sensibili al tema, dei nostri facilitatori formati in tecniche di automutuoaiuto nel lutto perinatale e di volontari coinvolti nella sensibilizzazione sul tema del lutto perinatale.
CiaoLapo è attualmente un’associazione di promozione sociale (APS), nata come ONLUS nel 2006 a Prato e diventata presto nazionale.
La nostra associazione ha da sempre due cuori:
- il cuore scientifico che promuove la ricerca e i corsi di formazione per il personale sanitario ed
- il cuore assistenziale, che offre un primo sostegno telematico alle famiglie e agli operatori, il sostegno al lutto, ed il supporto facilitato tra pari.
Abbiamo organizzato 14 congressi nazionali e internazionali ed migliaia di ore di formazione gratuita in punti nascita e terapie intensive neonatali.
Abbiamo formato più di cinquemila operatori in Italia, raggiungiamo circa 1000 lettori al giorno e rispondiamo ad oltre 1000 mail all’anno.
19. Cosa fa CiaoLapo?
CiaoLapo offre un primo sostegno alle persone colpite da lutto perinatale gratuito e, quando necessario, un supporto psicologico strutturato, grazie ad una rete di psicologi e psicoterapeuti convenzionati con l’associazione.
L’aiuto che offriamo è su più livelli, ciascuno dei quali risponde alle esigenze più frequenti dei genitori in lutto:
-
informazioni, risorse bibliografiche, documenti, testimonianze scritte, libri
-
automutuoaiuto tra pari, che si realizza con lo scambio diretto tra genitori in lutto
-
automutuoaiuto facilitato da personale formato, nei gruppi ama e nel forum
-
consulenze specialistiche nel forum
-
primo sostegno con una nostra operatrice
-
tre incontri di sostegno psicologico gratuiti
-
percorsi di psicoterapia con operatori convenzionati scelti per la loro preparazione sul tema del lutto perinatale e della psicologia perinatale.
Non tutti i genitori utilizzano tutti i livelli di aiuto: la maggior parte di loro ritiene molto utili ed esaurienti i primi due punti.
Visita la sezione documenti del sito per scaricare libri e articoli utili.
20. Quando può essermi utile CiaoLapo?
Non c’è un momento migliore di un altro per frequentare il sito di CiaoLapo, leggere articoli e testimonianze e iniziare ad elaborare il lutto.
Molti genitori trovano di grande conforto leggere e scrivere fin dai primi giorni dopo la morte del loro bambino, molti altri hanno invece bisogno di qualche settimana o qualche mese.
Spesso è importante anche solo sapere che esiste un luogo protetto in cui, se lo desideriamo, possiamo ottenere informazioni su ciò che abbiamo affrontato e su ciò che, come persone in lutto dovremo affrontare.
Prendersi il proprio tempo per orientarsi e per scegliere come partecipare è molto importante.
21. Come CiaoLapo può essermi di aiuto?
CiaoLapo è un luogo / non-luogo in cui i genitori, i parenti e gli “amici” dei bambini meteora si incontrano, virtualmente e se lo desiderano anche di persona, per condividere le proprie esperienze di lutto prenatale e perinatale. Leggendo le storie altrui, condividendo il dolore e tutte le sfumature del lutto perinatale, il cammino di elaborazione è più lieve e maggiori sono i punti di forza per riacquistare un discreto livello di serenità e di fiducia nel futuro. Frequentare CiaoLapo, nel rispetto dei tuoi tempi, e dei tuoi modi di reagire, può aiutarti a “vedere” in prospettiva “oltre” il lutto, e, anche se all’inizio può sembrare impossibile, può fornirti qualche piccolo strumento per affrontare il dolore pesante della perdita e ricostruire di nuovo la tua vita.
Grazie agli approfondimenti: i genitori hanno spesso l’esigenza di approfondire molti dettagli su quanto è loro capitato e su cosa accadrà in futuro. Troverai molti articoli scritti dai nostri professionisti sanitari sui temi della salute perinatale, dell’assistenza nel lutto perinatale, della psicologia del lutto e delle gravidanze successive a una perdita.
Attraverso il forum: è liberamente accessibile in lettura, ma per una questione di tutela di chi scrive, per evitare spamming e trolls, solo gli utenti abbonati e/o i soci possono inviare messaggi. Sul forum si possono raccontare le proprie esperienze e leggere le esperienze altrui, tramite la condivisione della propria storia, dei propri pensieri e delle proprie emozioni con persone che hanno passato esperienze simili si può compiere il primo passo verso l’elaborazione del lutto.
Ci sono sezioni specialistiche dove personale qualificato risponde ai quesiti dei genitori.
E’ molto importante prendersi il tempo necessario per leggere i post nelle varie sezioni, perchè in molti casi numerosi argomenti sono già stati trattati e i nuovi genitori possono trovare un grande giovamento semplicemente nel leggere i percorsi di altri genitori.
Attraverso i gruppi di automutuoaiuto online. I gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto (AMA) sono la risorsa che in base alla ricerca scientifica internazionale si è dimostrata più efficace nella gestione del lutto perinatale. CiaoLapo organizza gruppi AMA online a cadenza mensile.
22. Che tipo di regole ha CiaoLapo?
CiaoLapo in breve tempo è diventata una “comunità” frequentata da centinaia di genitori e di operatori, che si incontrano virtualmente e nella realtà per condividere le loro esperienze. Nella nostra comunità, che è apartitica e aconfessionale, è necessario osservare queste 4 regole:
- rispetto della propria storia e della storia altrui
- ascolto senza giudizio, nel rispetto dei tempi e delle differenze di ogni storia
- riservatezza
- condivisione delle esperienze personali, nell’ottica dell’automutuoaiuto.